AKIHITO IL PRIMO IMPERATORE AD ABDICARE IN 200 ANNI DI STORIA

IL PRIMO IMPERATORE IN 200 ANNI DI STORIA DELLA CASA REALE GIAPPONESE AD ABDICARE, MA ANCHE IL PRIMO IMPERATORE A ESSERE

pubblicato da Flavia Di vincenzo

Akihito, nei 30 anni al trono, è stato protagonista di numerosi passaggi che lo hanno reso "umano" agli occhi del popolo nipponico. A 85 anni (è nato il 23 dicembre 1933), a fine aprile 2019, Akihito lascia il posto al figlio, il principe Naruhito. 

La salita al trono nel 1989 e la vicinanza al popolo

Salito sul trono del Crisantemo l'8 gennaio del 1989, alla morte del padre e predecessore Hirohito (asceso al trono come Imperatore Showa), Akihito ha regnato durante l'era Hesei (pace ovunque), il periodo del calendario giapponese che delinea ciascun regno di un imperatore. Akihito è stato il 125esimo sovrano della sua linea dinastica a sedere sul più antico trono ancora occupato al mondo. Sarà ricordato come l'imperatore che ha parlato faccia a faccia e stretto le mani ai suoi sudditi, come fece dopo il disastroso tsunami del 2011.

Il primo ad aver sposato una "borghese"

Un primo passo verso il suo popolo, che ha reso la monarchia del Sol Levante quasi mondana, Akihito lo aveva compiuto molto prima che diventasse sovrano, succedendo al padre. Era il 1959, quando Akihito fu il primo sovrano anche nella storia del Giappone moderno ad aver sposato una "borghese", l'imperatrice Michiko, di poco più giovane, alla quale fu unito, quando era ancora Principe ereditario, in una cerimonia fiabesca nel lontano 1959. Michiko per prima ruppe ogni protocollo, scegliendo di allevare da sola i suoi figli, i principi Naruhito, Fimihito e Sayako, ai quali per anni ha preparato con le sue mani i "bento", i "cestini" di sushi e altre piccole prelibatezze da portare a scuola, come in una qualsiasi coppia "normale".

La storica visita in Cina nel 1992

Nell'ottobre del 1992, Akihito fu protagonista di una visita ufficiale di sei giorni in Cina, la prima di un imperatore giapponese nella storia millenaria dei due paesi. Accompagnato dall' imperatrice Michiko, Akihito visitò Shanghai, Pechino e Xian. Durante un discorso fatto a Pechino in risposta al saluto rivoltogli dal presidente cinese Yang Shangkun, Akihito disse di essere ''profondamente addolorato'' per le sofferenze inflitte dal suo paese alla popolazione della Cina durante la guerra. Parole che vennero considerate molto diverse rispetto alle normali dichiarazioni di rincrescimento del passato per altri paesi della regione che hanno ugualmente sofferto l'occupazione delle truppe nipponiche.

Le scuse alla Corea

Nel 2005, Akihito e la moglie Michiko resero omaggio ai militari coreani caduti sull'isola di Saipan, in una delle più sanguinose battaglie della guerra del Pacifico. La coppia imperiale commemorò i coreani morti nel corso della terribile battaglia che nel 1944 fece quasi 60 mila vittime tra giapponesi - assieme ai quali erano stati costretti a combattere - e americani.  Il riferimento ai caduti coreani nella visita a Saipan dell'imperatore Akihito, che non era stato preannunciato, fu il suo secondo gesto distensivo nei confronti della penisola coreana, ex colonia giapponese. Nel dicembre 2001, in una conferenza stampa, Akihito ammise pubblicamente - per la prima volta nella storia - che nelle vene della dinastia imperiale scorreva sangue coreano.

I bagni di folla al palazzo imperiale

Akihito sembra essere riuscito nella missione di avvicinarsi al popolo. Ciò è testimoniato anche da diverse manifestazioni d'affetto da parte del suo popolo. Di recente, nel dicembre 2018, un bagno di folla al palazzo imperiale di Tokyo celebrò gli 85 anni dell'Imperatore, l'ultimo compleanno in veste di monarca prima dell'uscita di scena. A salutare la famiglia reale nel giorno che tradizionalmente coincide con la festività nazionale in Giappone, più di 80mila persone, secondo le stime della Agenzia imperiale, il numero più alto dal 1969 - quando per la prima volta le autorità decisero di aprire il palazzo per celebrare il compleanno del padre Hirohito.

L'abdicazione

Il processo di abdicazione programmato dal Parlamento in collaborazione con l'Agenzia imperiale, è iniziato il 30 aprile 2019. La decisione è stata formulata all'indomani del discorso dell'agosto del 2016, in cui l'allora Imperatore 83enne comunicò a sorpresa la volontà di farsi da parte a causa dell’avanzare dell'età, e del timore di non poter svolgere al meglio l'esercizio delle proprie funzioni. Il trono del Crisantemo è la più antica monarchia ereditaria esistente al mondo senza aver subito interruzioni: a partire dal 660 a.C. L'abdicazione di Akihito sarà la prima dal 1817, quando avvenne la rinuncia al trono dell'imperatore Kokaku.