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Quarantacinque minuti a soffrire e a innervosirsi pensando roba del tipo: "Ma come, ho fatto gol a chiunque e ora non riesco a farne due al Frosinone già retrocesso?". Quarantacinque minuti a temere di perdere tutto quanto di meraviglioso aveva contribuito a creare in questa pazza annata napoletana. I gialloblù di Stellone resistevano più o meno compatti e Gonzalo Higuain pareva davvero lontano dal raggiungere quel mito assoluto che risponde al nome di Gunnar Nordahl: 35 gol (in 37 partite) nel 1949-1950. Un record praticamente inarrivabile considerando che negli ultimi 65 anni soltanto Angelillo e Toni erano riusciti a superare quota 30 gol in campionato.
RIPRESA E RECORD — Poi la storia ha fatto irruzione al San Paolo, El Pipita ha iniziato a buttarla dentro con la straordinaria media di un gol ogni 10 minuti. Il secondo tempo di Napoli-Frosinone è diventato un rullo di gol, applausi ed emozioni, con un solo protagonista in campo e un conto alla rovescia dal finale già scritto: il record di gol in Serie A, l'apoteosi di un campionissimo. "Trentasei gol" (e andrebbe scritto 36 volte di seguito, così, per rendere meglio l'idea): ha fatto più gol lui da solo di 6 squadre di A. Il tutto in 35 partite... "È una gioia immensa poter superare questo record - ha commentato Higuain a fine partita ai microfoni di Premium Sport - però ci tengo a ringraziare la mia famiglia, tutto Napoli, la squadra e lo staff tecnico. Mi sento molto orgoglioso perché tutti mi hanno aiutato a fare questo. Sapevo che potevo farcela, ma per riuscirci dovevo restare calmo, al primo tempo non ci sono riuscito, ma poi ce l'ho fatta". Il San Paolo è venuto giù, un delirio "da scudetto", una gioia sfrenata come solo ai tempi di Diego Armando Maradona. Zappino (il portiere del Frosinone) che diventa lo sparring partner ad hoc, la spalla di uno straordinario attore impegnato (senza nemmeno grandi difficoltà) nell'interpretazione perfetta. E così arrivano il primo, il secondo e il terzo gol: 34, 35 e 36. Record. Nordahl è solo uno splendido ricordo. Il presente è Higuain. E chissà se ci vorranno altri 65 anni per vivere un altro momento del genere, in cui un nuovo "grande" del calcio mondiale supererà lo straordinario Gonzalo Higuain che il 14 maggio 2016 riscrisse la storia della Serie A.
Fonte: http: www.gazzetta.it