INFO Avell'ino in dialetto avellinese, Abellinum in latino) è un comune italiano di 55 205 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania.
Situato nella parte più pianeggiante della cosiddetta conca avellinese, una grande valle di origine vulcanica dell'Appennino Campano, Avellino è circondato ad est dal Monte Tuoro (situato nel territorio di Chiusano di San Domenico), a sud-est dalla catena montuosa dei Picentini (nei pressi di Serino) e a nord-ovest dal maestoso massiccio del Montevergine, che raggiunge un'altitudine massima di 1 493 metri e sovrasta i comuni di Mercogliano, Ospedaletto d'Alpinolo e Summonte. A occidente la catena appenninica raggiunge altitudini inferiori (Monte Esca 872 m, Monteforte Irpino, Faliesi 955 m nel comune di Contrada), fino a raggiungere altezze collinari nel versante sud (il confine qui è la collina sulla quale sorge Aiello del Sabato, 425 m). La città è attraversata da il Rigatore, il San Francesco ed il Fenestrelle, affluenti del Sabato, corsi d'acqua oggi molto impoveriti ed in parte interrati.
I dintorni del centro urbano sono rigogliosi di vegetazione: prevale la coltura della nocciola.
Il clima di Avellino è di tipo temperato, risente dell'influenza del Mar Tirreno, ma ha tratti sensibilmente più continentali della Campania costiera. Secondo la classificazione di Köppen rientra nel tipo mediterraneo. L'assenza di grosse barriere montuose in senso nord-sud favorisce l'afflusso di correnti ora caldo-umide di Libeccio e Scirocco provenienti dal golfo di Salerno (distante solo 28 chilometri), ora fredde e secche di Bora. Nel dialetto locale queste situazioni vengono tradizionalmente definite rispettivamente con le espressioni "vient'e mare" e "vient'e terra" (vento di mare e vento di terra). L'inverno dura da dicembre a fine marzo, è fresco e piovoso, con una temperatura media del mese più freddo di circa 7 °C. A giornate miti e piovose, si alternano giornate, spesso asciutte,con le temperature prossime allo zero. Le nevicate sono un fenomeno che ha cadenza quasi annuale, ma con accumuli modesti nel centro cittadino, un po' più significativi nelle zone collinari circostanti. Non sono mancati, tuttavia, eventi eccezionali come quello accaduto nella notte del 3 febbraio 2012, quando sono caduti nel centro di Avellino oltre 50 cm di neve.
Le stagioni intermedie sono brevi, e presentano una spiccata variabilità . L'estate vera e propria va da giugno a settembre, tuttavia nei mesi di maggio e ottobre si sono raggiunti spesso i 30 °C. Questa è una stagione calda e assolata, con una temperatura media in luglio e agosto (i mesi più caldi) di circa 25 °C nei settori più pianeggianti, che sono anche quelli più riparati dai temporali estivi provenienti dall'Appennino. L'anticiclone delle Azzorre e l'anticiclone subtropicale africano, garantiscono in tutta la Campania condizioni di tempo stabile e soleggiato per lungo tempo, e ad Avellino-Atripalda le temperature superano frequentemente i 35 °C, con alti tassi di umidità e un moderato disagio climatico.
Il nucleo originario della città , Abellinum, si formò sulla collina della Civita, in territorio dell'odierna Atripalda a circa 4 km dal centro di Avellino. Testimonianze archeologiche attestano la presenza sulla Civita di un importante centro pre-romano, presumibilmente di origine etrusco-campana e di lingua osca, risalente almeno al IV secolo. Secondo recenti ricerche, suffragate da Edward Togo Salmon, l'antica città era al centro del territorio dei Sabatini, popolo sabello documentato da Tito Livio. Non è da escludere che tale centro avesse il nome di Velecha, attestato da numerose monete attribuite all'area campana. Fu conquistata dai Romani nel 293 a.C., che la sottrassero al dominio dei Sanniti nella sanguinosa battaglia di Aquilonia, durante le Guerre sannitiche che si verificarono tra il 343 a.C. e il 292 a.C. Sotto il dominio di Roma la città cambiò più volte denominazione (nell'ordine: Veneria, Livia, Augusta, Alexandriana e Abellinatium). La posizione geografica ha agevolato la nascita dei primi insediamenti: sin dall'antichità la valle del Sabato ha costituito una via naturale tra l'Irpinia e il Sannio. Nell'89 a.C. Silla occupò Pompei, Ercolano, Stabia, Eclano, Abella e Abellinum.
Il carnevale in Irpinia ha una tradizione antichissima. Il periodo, storicamente, prende il via il 17 gennaio, giorno in cui il calendario romano ricorda la figura di Sant'Antonio Abate. Le rappresentazioni del Carnevale in Irpinia hanno una loro connotazione strettamente legata al territorio, momenti di folklore che richiamano antichi riti della civiltà contadina, usi e costumi che, nel tempo, si sono tramandati di generazione in generazione.
Il clou della festa si svolge, normalmente, nel mese di febbraio allorquando, seguendo la tradizione, in quasi tutti i paesi si svolgono manifestazioni ad hoc, alle quali si registra ampia partecipazione della popolazione allo svolgimento delle rappresentazioni.