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Lo stadio comunale Artemio Franchi (in passato stadio comunale Giovanni Berta[2] e stadio Comunale) è il principale impianto calcistico di Firenze e uno dei più importanti e principali stadi italiani, sede degli incontri interni dell'ACF Fiorentina. La struttura, situata nel quartiere di Campo di Marte e costruita tra il 1930 e il 1932 nell'area in cui sorgeva il dismesso aerodromo di Campo di Marte, venne progettata nel 1929 dall'ingegnere Pier Luigi Nervi su iniziativa del marchese Luigi Ridolfi da Verrazzano. È un esempio del Razionalismo italiano, ed è ricca di elementi innovativi e avveniristici per l'epoca, come la pensilina priva di sostegni intermedi, le scale elicoidali e la torre di Maratona[3]; l'ingresso principale venne invece progettato da Alessandro Giuntoli. Altro importante elemento è il terreno di gioco, il cui drenaggio è considerato tra i migliori d'Europa[4]. Lo stadio, che può ospitare 43234 spettatori, risulta il più capiente impianto sportivo del capoluogo toscano e il quinto stadio italiano per capienza, sebbene nel corso della sua storia si sia arrivati anche ad una capienza di oltre 70 000 posti; il costo totale della sua realizzazione fu di oltre L. 6 500 000. Dal 1993 lo stadio è intitolato ad Artemio Franchi, tra i più importanti dirigenti sportivi italiani. Lo stadio fu sede di alcuni incontri calcistici della Coppa del Mondo del 1934, delle Olimpiadi del 1960 e del campionato europeo del 1968, oltre che di altri incontri internazionali. Ospitò inoltre quattro partite del Coppa del Mondo del 1990, in vista del quale, alla fine degli anni ottanta, fu ristrutturato tramite abbassamento del terreno di gioco ed eliminazione della pista di atletica[3]. Oltre al calcio, l'impianto venne anche utilizzato per altri sport, come il baseball, il pugilato, l'atletica leggera e il ciclismo, fungendo da arrivo per alcune tappe del Giro d'Italia; lo stadio fu inoltre teatro della strage dei martiri del Campo di Marte e di una visita pastorale di papa Giovanni Paolo II, nel 1986.