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L'incontro di Eduardo con la musica arriva precocissimo: a 3 anni riceve in dono la sua prima fisarmonica e subito la suona a "orecchio". A 5 debutta come fisarmonicista al Teatro Argentina di Roma e già inizia gli studi di musica classica.
Nel 1981, al Festival di Sanremo, con Ancora, incontra il grande pubblico.
Ancora si trasforma in pochi giorni in un successo internazionale e gli regala la fama. Con milioni di copie vendute è ancora oggi un evergreen amato e suonato in tutto il mondo.
Nelle sue canzoni si riconoscono le mille sfumature della sua formazione artistica e umana: la musica americana che ha influenzato i suoi primi dischi, il Mediterraneo percepito dalla sua terra, il melos greco o la concezione jazzistica con cui fa suonare la voce.
Il successo più grande di Eduardo però è di essere riuscito in questi anni a lavorare con la serena consapevolezza di essere soprattutto un musicista. In un percorso di serietà e coerenza non ha mai dato voce a scadenze contrattuali prive di una reale ispirazione, non ha mai assoggettato al mercato del consumo facile la sua libertà espressiva.
Arriva ai suoi concerti sbucando quasi dal nulla, avvolto da un alone di mistero che si protrae nota dopo nota dove tutto sembra al servizio delle emozioni e della musica.