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SOLDATO MULO VA ALLA GUERRA
conMassimo Barbero
consulenza storica di Nicoletta Fasano e Mario Renosio
costumeSara Bosco – Vezza Maison
regia video Diego Diaz
testo e regia Patrizia Camatel
Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, asini, buoi, cani, cavalli, piccioni vennero utilizzati per le azioni belliche, per lo
spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e il sostentamento delle truppe. E le testimonianze degli uomini al fronte ci parlano anche di convivenze altrettanto strette, con gli
animali, ma non altrettanto desiderabili: i topi che invadevano le trincee, pulci e pidocchi che infestavano le vesti e i giacigli"
La forzata coesistenza di animali di ogni genere con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in una tragica fratellanza di fronte alla morte e alla sofferenza. Creature affratellate anche dalla condizione dell’inconsapevolezza: il soldato semplice, la giovane “carne da cannone” che ha perso la vita, e l’identità stessa, nelle trincee del Carso o sui monti contesi
agli austriaci, è all’oscuro dei piani di conquista degli Stati, delle alleanze e delle strategie, proprio come un mulo sotto il basto,cui si chiede solo di obbedire; al soldato si chiede di
resistere, di sopravvivere, nascondendosi e strisciando nel fango, profittando degli avanzi o della morte dei compagni, proprio come farebbe un ratto. Ecco una relazione, quella col mondo animale, che non è semplice convivenza, coabitazione forzosa, ma è identificazione dell’essere-uomo con l’essere-animale: è l’istinto di sopravvivenza a farla da padrone in trincea, è l’istinto di fuga che fa dell’uomo un disertore, è la fame che ti mangia da fuori e la paura che ti rode da dentro.
Nel mondo straziato dalla guerra la bestialità è caratteristica degli uomini, abbrutiti dalla violenza, mentre gli animali al fronte, coprotagonisti di episodi tragici o inaspettatamente sentimentali, rimangono l'ultimo baluardo di umanità e vita.
Giuseppe Zabert, classe 1897, figlio di mezzadri, parte da Valfenera – come altri dieci tra fratelli e cugini – per andare a servire la Patria al fronte. La cartolina di precetto lo raggiunge
in seminario, ma nemmeno la vocazione al sacerdozio risparmia al giovane di obbedire alla chiamata alle armi: dovrà confrontarsi anche lui con la disciplina militare, con condizioni di
vita estreme, con il costante pensiero di morire o di dover uccidere. Assegnato ad un reparto di artiglieria alpina, ha per compagna la mula Margherita, alter ego animale che stimola
domande sull’obbedienza e sul coraggio, sulla capacità di sacrificio, sull’insensatezza delle guerre. Dov’è quel Dio, padre e onnipotente, che Giuseppe voleva servire per tutta la
vita? Come continuare ad intravederlo in mezzo al continuo scempio di vite, al massacro delle creature, umane ed animali? E se l’uomo e l’umile mulo condividono la morte sui campi
di battaglia, condivideranno pure la salvezza? Una riflessione che parte da un contesto storico preciso per approdare ad una prospettiva esistenziale e spirituale.
Il TEATRO DEGLI ACERBI è una compagnia teatrale professionale che opera da oltre quindici anni sul territorio astigiano, regionale e nazionale attraverso la produzione e circuitazione di spettacoli teatrali, l’attività didattica svolta all’interno delle scuole, per gli adulti e specialistica per gli operatori del settore, l’organizzazione di eventi culturali: rassegne, festival e stagioni teatrali. È sostenuta dalla Regione Piemonte attraverso la L.R. n.68-1980 sulle attività professionali del teatro di prosa e collabora con i principali Enti ed Istituzioni regionali quali la Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Casa del Teatro Ragazzi e Giovani del Piemonte e altri. Dal 2013 è diventata una cooperativa teatrale, formata in prevalenza da artisti under 35 nei ruoli di progettisti, ideatori, attori, cantanti, performer, esecutori, promotori ed organizzatori degli interventi. Al nucleo stabile della cooperativa si affiancano giovani artisti locali e collaborazioni con artisti e compagnie piemontesi e nazionali.
La rassegna CONTROVENTO che si propone di indirizzare l’attenzione del pubblico nei confronti della drammaturgia e della danza contemporanea intesa non solo come nuovi testi, ma anche come nuovi interpreti e nuove modalità espressive tutte rigorosamente al di sotto dei 35 anni di età. L’intenzione è quella di stimolare un’attenzione particolare da parte delle giovani generazioni e di meglio articolare, completandola, la proposta teatrale del COMPLESSO PALAPARTENOPE. Una programmazione di spettacoli che recepisce il pullulare di creatività, di proposte, di movimenti, di fermenti intellettuali, di prosa, di musica, di danza e di tutto ciò che il mondo teatrale nazionale è portatore. La creazione di una rete regionale e nazionale che, promuove un’azione di sostegno per i giovani talenti italiani.
biglietto intero €8
biglietto ridotto €5 studenti, under 30 e over 65