sto qui
MARK LECKEY
DESIDERATA (in media res)
terzo piano (ala destra)
10 ottobre 2015 – 18 gennaio 2016
Preview per la stampa: 8 ottobre, ore 12:00
Inaugurazione: 9 ottobre, ore 19:00
A cura di Elena Filipovic, Andrea Viliani
Coordinamento curatoriale, Silvia Salvati
In collaborazione con WIELS, Bruxelles, Haus der Kunst, München
Organizzata dal Madre in collaborazione con WIELS, Bruxelles e Haus
der Kunst, Monaco di Baviera, Mark Leckey. DESIDERATA (in media
res) è la prima retrospettiva, e la prima mostra personale in un’istituzione
pubblica italiana, dedicata all’artista britannico Mark Leckey (Birkenhead,
1964), vincitore nel 2008 dei prestigiosi Turner Prize, promosso dalla
TATE Britain e Central Art Award, promosso dalla KölnischerKunstverein
di Colonia.
A cura di Elena Filipovic e Andrea Viliani, la mostra presenta nuove
produzioni accanto a un’ampia selezione di opere storiche, in ciascuno
dei mezzi espressivi utilizzati dall’artista – scultura, installazione,
performance e video (a partire dall’iconico video del 1999 Fiorucci Made
Me Hardcore sulla cultura musicale giovanile dell’epoca, che impose
l’artista all’attenzione internazionale). Rivelando la profonda e seminale
influenza che l’artista britannico ha esercitato sulle generazioni
successive, la ricerca artistica di Leckey opera al di là del campo specifico
dell’arte, muovendosi costantemente al confine fra arte e vita quotidiana ed
esplorando il modo in cui valori, narrazioni, simboli, feticci, oggetti (sia
materiali che immateriali) ridefiniscono la sfera dei nostri desideri e
fantasie più intime, plasmando la nostra identità e le nostre memorie. In
questo modo Leckey analizza, nelle sue opere, l’inestricabile articolazione
contemporanea fra cultura alta e cultura popolare, fisicità e virtualità,
copia e originale, singolo e collettività, e ci indica come la nostra
esperienza del mondo sia continuamente e inevitabilmente definita ormai
da una molteplicità di sollecitazioni e fattori che contribuiscono a mettere
in crisi il concetto stesso di identità unica e immutabile, rendendo labile il
confine fra umano e tecnologico, come fra le differenti subculture in cui
siamo immersi. In occasione della mostra è stata pubblicata un’estensiva
monografia pubblicata in inglese da Walther Koenig, co-prodotta dal
Madre con i musei partner. Inoltre un seminario, organizzato in
collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito del
progetto MADREscenza Seasonal School, permetterà a studentesse e
studenti dell’Accademia campana un incontro diretto con l’artista e i
curatori, nelle vesti di visiting professors, in cui approfondire, durante le
fasi di allestimento, i temi della mostra e gli aspetti principali della ricerca
di Leckey.
Mostre personali sono state dedicate all’artista da alcune fra le più
prestigiose istituzioni internazionali, fra cui Wiener Secession, Vienna,
Kunsthalle Basel, Basilea, HausderKunst, Monaco di Baviera (2015),
WIELS, Bruxelles (2014), MoMA-Museum of Modern Art/PS1, New
York, Hammer Museum, Los Angeles (2013), Walter Phillips Gallery-
Banff Centre, Manchester Art Gallery (2012), Serpentine Gallery, Londra
(2011), MKGallery, Milton Keynes (2010), Kölnischer Kunstverein,
Colonia (2009), Le Consortium, Digione (2007), Portikus, Francoforte
(2005), Migros Museum, Zurigo (2003). Inoltre l’artista ha partecipato a
importanti mostre e biennali fra cui Performa, New York (2011), 8th
Gwangju Biennale, Gwangju (2010), Moving Images: Artists &
Video/Film, Museum Ludwig, Colonia (2010), Playing Homage,
Vancouver Contemporary Art Gallery e Sympathy for the Devil, Museum
of Contemporary Art, Chicago, (2007), TATE Triennial, Londra (2006),
Istanbul Biennial, Istanbul (2005), Manifesta 5, European Biennial of
Contemporary Art, San Sebastian (2004), New Contemporaries, Institute of
Contemporary Art, Londra (1999). Nel 2013 il progetto curato dall’artista e
commissionato dalla Hayward Gallery di Londra, The Universal
Addressability of Dumb Things, è stato presentato in tour in tutta la Gran
Bretagna. Conferenze e performance dell’artista sono state infine ospitate
presso istituzioni quali, fra le altre, ICA, Londra, Solomon R. Guggenheim
e MoMA-Museum of Modern Art, New York.