In un angolo della memoria, molti di noi hanno protetto alcune canzoni, magari per ricordare l'accendersi veloce di una passione d'amore, che si pensava eterna, oppure, al contrario, proprio per fissarne la sua mutevolezza. Pensare a quelle canzoni significa ritrovare una serie di personaggi simbolici, teneri o paradossali, romantici o beffardi; ironici, allegri e qualche volta persino cinici. Ma sempre sorretti da un'etica profondamente civile. Molte di quelle canzoni e di quei personaggi appartengono alla poetica di Fabrizio De André. Una poetica colta, curiosa della vita, attenta al mondo e alle sue ingiustizie. Una poetica che alle donne ha dedicato, sempre, uno spazio privilegiato. Alle donne tutte: a quelle che volano e che piangono; a quelle che amano riamate o che vengono lasciate, e diventano storie struggenti.
Paul Eluard ha scritto: «Ci sono parole che aiutano a vivere e sono parole innocenti». Le parole dedicate da Faber alle donne, da Maria a Boccadirosa, sono tutte parole innocenti. Sette musicisti italiani di sicuro talento e con esperienze anche molto diverse alle spalle hanno scelto di partecipare a questo nuovo progetto-omaggio a Fabrizio De André, per dare alle donne lo spazio importante che ha saputo riservagli Faber.

Per questa produzione davvero speciale, che ha avuto il consenso della Fondazione De André, Cristina Donà, una delle voci più interessanti del panorama nazionale con all'attivo molte prestigiose collaborazioni con artisti italiani e stranieri di spicco, si unisce all'eclettico e già collaudato team di jazzisti già protagonista, in anni recenti, della rilettura della migliore canzone italiana attraverso l'opera di Modugno e Celentano. 


Cristina Donà voce e chitarra
Rita Marcotulli pianoforte
Enzo Pietropaoli contrabbasso
Fabrizio Bosso tromba
Javier Girotto sax
Saverio Lanza chitarra elettrica
Cristiano Calcagnile batteria, percussioni