I TRENT’ANNI DI SLOW FOOD GRAN FESTA A SANREMO

DAL 18 AL 20 NOVEMBRE INCONTRI E MOMENTI DEDICATI AL GUSTO

pubblicato da Mino Melc

Sanremo punta alle eccellenze della tavola, oltre che del turismo. La città ospiterà, dal 18 al 20 novembre, il consiglio nazionale di Slow Food che celebra i 30 anni dell’associazione dedicata al cibo. Si tratta di una tre giorni di eventi e conferenze, dedicata soprattutto agli addetti ai lavori, a cui si aggiungeranno una serie di manifestazioni collaterali pensate per coinvolgere anche la città. 

La rassegna è organizzata dalla rete di impresa Sanremo On (presieduta da Romeo Giacon), in collaborazione con l’Ariston, e grazie anche al presidente regionale di Slow Food, il sanremese Sergio Tron.  

Da tutta Italia arriveranno almeno una ottantina di delegati del sodalizio, per incontrarsi, parlare di cibo, fare il punto sul Salone del gusto Terra madre che si è svolto a settembre a Torino, e programmare iniziative future. Di contorno, per tutti, grazie all’adesione di molti ristoranti sanremesi, in città si potranno gustare una serie di piatti (da qui anche il nome di «weekend del buon gusto») preparati con ingredienti della tradizione (e presidi Slow Food), si potrà assistere ad alcuni incontri sul buon cibo e infine si potrà visitare il Forte di Santa Tecla, in cui sarà organizzato un evento che per adesso rimane ancora top secret.  

Ospite a Sanremo sarà Carlin Petrini, che con la città dei fiori ha da sempre un rapporto privilegiato («di amicizia», come ricorda il patron dell’Ariston Walter Vacchino, che riporta alla mente il legame del fondatore di Slow Food con la rassegna della canzone d’autore Tenco). «A Sanremo sono stati celebrati i 20 anni di Slow Food - spiega Roberto Berio, di Sanremo On - e ora si festeggiano anche i 30 anni. Grazie anche al Comune, che sostiene l’iniziativa e che per esempio ci mette a disposizione il Forte di Santa Tecla».  

«L’enogastronomia è turismo - esordisce il sindaco Alberto Biancheri - cultura, storia e anche lavoro del territorio. Noi abbiamo da offrire molto, poi, con l’outdoor, il mare e la montagna, di contorno. E sarà anche l’occasione di ricordare l’importanza del gambero rosso di Sanremo, nonostante tutte le difficoltà degli ultimi mesi». L’allusione è alla «guerra dei gamberi» e dei confini che i pescatori sanremesi hanno portato avanti, e per adesso stanno vincendo, con la Francia. Slow Food, come ricorda il presidente regionale Tron, sostuiene i valori legati al cibo, alla terra e all’ambiente. E l’Imperiese ha una serie di importanti presidi: i fagioli di Pigna, Badalucco e Conio, l’aglio di Vessalico, il carciofo di Perinaldo. Eccellenze del territorio, che sono da traino anche per l’economia. 

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Fonte: www.lastampa.it