INFO
la parte prima dal 12 al 16 dicembre 2018 a Le Murate Progetti Arte Contemporanea,
Firenze
DIFFRAZIONI FIRENZE MULTIMEDIA FESTIVAL
Oltre 50 opere multimediali realizzate da 65 artisti provenienti da tutto il mondo,
concerti multimediali, installazioni, workshop e incontri. Tra le tematiche
affrontate dal festival: acustica musicale, arte e nanotecnologie, arte e sistemi di
telecomunicazioni mobili, composizione algoritmica, Intelligenza artificiale e arte,
linguaggi per la computer music e molto altro ancora.
Firenze, 8 dicembre 2018 - Un momento di incontro, di conoscenza, di festa, di
riflessione e di crescita. A Le Murate Progetti Arte Contemporanea arriva la terza
edizione del Diffrazioni Firenze Multimedia Festival, la cui "parte prima" si terrà
dal 12 al 16 dicembre (Ingresso libero).
Diffrazioni Festival è reso possibile grazie al Conservatorio Luigi Cherubini di
Firenze, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con il
patrocinio del Comune di Firenze e con la collaborazione di MUS. E, Le
Murate.Progetti Arte Contemporanea e della New York University.
Un progetto culturale, ideato e diretto dal compositore Alfonso Belfiore, docente
del Conservatorio Cherubini, che fonda le proprie basi nella sperimentazione
artistica in più ambiti: dal suono alla luce, dalla tecnologia alla scienza. una
settimana ricca di eventi che vedrà coinvolti molti artisti di fama internazionale,
che porteranno nella cornice fiorentina un accrescimento artistico culturale di
grande livello.
In programma tra gli appuntamenti più importanti il concerto inaugurale S.ilk O.n
S.kin (mercoledì 12 dicembre ore 21:30) che vedrà il Direttore del Conservatorio
Paolo Zampini al flauto e Roberto Neri all'elettronica, oltre alla partecipazione di
Elena Tereshchenko (voce recitante) e di Anna Tereshchenko (regia). Durante il
concerto saranno eseguiti brani dello stesso Zampini, di Ennio Morricone, Giacinto
Scelsi, Mario Davidovsky e Paul Horn.
Tra le installazioni audiovisive visitabili dalle ore 16 alle 23 in tutti i giorni
del festival si segnala quella dedicata all'artista Marino Marini, un audiovisivo
diretto da Massimo Tarducci con musiche originali di Alfonso Belfiore realizzato con
il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Marino Marini
e Toscana Film Commission.
Sempre di Alfonso Belfiore è la composizione e la regia del concerto multimediale
The Waste Land (giovedì 14 dicembre ore 21), performance per voce recitante,
percussione, fixed media e live electronics. Un poemetto che intere generazioni
prenderanno a simbolo di sé. Thomas Stearns Eliot lo concepì durante un viaggio in
Provenza stendendolo quasi di getto a Losanna, nel 1920, ma prima di vedere la luce
passò sotto le forbici di Ezra Pound che lo resero ancor più enigmatico e
allusivo. Si articola in cinque sezioni dove in ognuna sono intersecanti i
personaggi e i luoghi delle altre, una costante tensione verso il mito, anzi, la
creazione di una vera e propria terra mitica che diventa la somma di ogni mito e di
ogni tensione.
Le collaborazioni internazionali
Questa prima parte di Diffrazioni Festival si caratterizza con una polarità
incentrata sulle esperienze tecnologiche e artistico musicali guardando verso Astana
(Kazakistan) e contemporaneamente verso Teheran (Iran). Negli ultimi due anni si è
infatti sviluppato un canale privilegiato con il festival Reza Korourian Award di
Teheran, agevolando uno scambio di opere favorendo così la crescita di una
conoscenza artistica reciproca. In questa prima parte di Diffrazioni saranno
presentate opere di Mehdi Jalali, compositore e direttore artistico del festival
nonché direttore di Yarava Music Group e di Amin Khoshsabk, vincitore del festival
iraniano. Le opere dei due artisti saranno proposte sabato 15 dicembre a partire
dalle 21:30 insieme a quelle di tanti altri compositori e performer.
Fondamentale per questo progetto è stato il contributo della musicista Gelareh
Soleimani Lavasani, già vincitrice della prima edizione del festival RKC e
dell’Associazione culturale 8 ARTI.
La collaborazione con l'Università Nazionale delle Arti del Kazakistan di Astana ha
portato Aiman Mussakhajayeva, violinista di fama internazionale Rettore
dell’Università Kazaka e recente ospite del festival Strings City, a commissionare
al Maestro Alfonso Belfiore un’opera di visual art interattiva intitolata “I segni
dell’arte” eseguita ad Astana il 18 maggio scorso alla presenza del Presidente della
Repubblica del Kazakistan, Nursultan Nazarbaev. Un'installazione multimediale e
interattiva che sarà riproposta sabato 15 dicembre alle 18 con la proiezione della
trasmissione televisiva nazionale andata in onda in Kazakistan.
Il progetto, curato da Belfiore che ha guidato un team di studenti ed ex studenti
del dipartimento di Nuove tecnologie e linguaggi musicali, ha consentito al
Conservatorio Cherubini di Firenze di conseguire un risultato prestigioso ed è stato
accompagnato dalla stipula di un protocollo d'intesa fra l'Università di Astana e lo
stesso Cherubini per la realizzazione di futuri progetti comuni in cui saranno
coinvolti studenti e docenti di entrambe le istituzioni.
Un Festival, il Diffrazioni, in cui non mancheranno le attività in cui lo spettatore
sarà coinvolto in prima persona, molte delle performance necessitano proprio di
quest'ultimo per prendere avvio: da un semplice tocco su un ipad allo sfioramento di
una sorgente d'acqua, dall’utilizzo di tecnologie legate alla realtà aumentata alla
registrazione di dati o rumori raccolti in diretta per poi essere modificati e
diventare un flusso musicale.
Gli spazi de Le Murate/Progetti Arte Contemporanea saranno la cornice ideale per
accogliere la seconda parte del festival che si terrà dal dal 27 al 31 marzo 2019.
Tra i contenuti più importanti che saranno presentati in primavera l'interessante
masterclass che, per sei giorni consecutivi, la musicista Esther Lamneck, interprete
di fama mondiale di musica contemporanea e tecnologica, realizzerà con un gruppo di
musicisti, studenti di altissimo livello, guidandoli a suonare insieme interagendo
con strutture elettroniche e visual, componendo così improvvisazioni dove immagini,
musica dal vivo e registrata diverranno un tutt'uno.