STAZIONI LUNARI


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    Torna a Siena la "Notte dei ricercatori" - Bright 2015 Il 25 settembre, dalle 16, la ricerca dell’Università invade le piazze della città con eventi e dimostrazioni anche per i bambini. Alle 21:00 in Piazza del Campo, Siena STAZIONI LUNARI presenta "Buon anno ragazzi" con ospiti: EX CSI / APPINO ZEN CIRCUS, / GINVEVRA DI MARCO e MAX GAZZE' Un evento realizzato grazie al lavoro di: Consorzio il Campo, Università degli studi di Siena, Associazione The B-side. LO SPETTACOLO: Una profezia avverata, quella che cantavano i CSI in BUON ANNO RAGAZZI. “Nessuna garanzia per nessuno”, espressione che indica una rinnovata precarietà intesa come costante storica e generazionale ma anche come immensa possibilità di riscatto, di rimessa in gioco, di nuovo inizio. La notte dei ricercatori sarà la cornice ideale per uno spettacolo che è un vero e proprio viaggio multiculturale, il cui principale obiettivo è la promozione artistica del nostro territorio e della nostra tradizione, il tutto unito però ad un confronto, sempre nuovo, con generi e mondi musicali che differiscono per stile e origine d’appartenenza. Nessun paravento, lasciarsi invadere e contaminare completamente. La messa a nudo, mentale e fisica come unica possibilità di sopravvivenza. Il format ideato da Francesco Magnelli conserva la sua struttura originale ma si apre ad un cast e ad un allestimento completamente rinnovato, riproponendo sul palco, un’autenticità musicale fuori dal comune, inalterata lungo un percorso ventennale di suoni e parole. E' Ginevra Di Marco a fare gli onori di casa, padrona in movimento da una stazione all’altra che determina successioni e favorisce commistioni fra i diversi mondi musicali degli ospiti. Gli artisti, disposti su tre diverse pedane che abbracciano virtualmente Ginevra e la sua band, interagiscono con lei e tra di loro, in una fusione musicale che travalica stili e generi. Ogni musicista, dalla propria stazione, può liberamente interagire con ciò che sta succedendo: c’è chi suona, chi contrappunta, chi armonizza con la voce, chi improvvisa, chi semplicemente sorride o si concentra nell’ascolto dell’altro. Uno spettacolo dunque unico poichè sempre diverso, irripetibile. Ogni concerto è anche un viaggio attraverso la tradizione della musica popolare: si suonano e si cantano quattro brani tradizionali di varie parti del mondo: quattro canti di aggregazione e di ringraziamento che costituiscono l’ossatura della scaletta e che sono la chiave che permette di aprire la musica al di là di ogni etichetta e poi la musica popolare che parte dal nostro passato e arriva ai giorni nostri come patrimonio artistico e culturale.

  • ADDITIONAL INFO
    Il programma completo della notte dei ricercatori

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