GNUT SINGER

Claudio Domestico, aka GNUT, born in Naples in 1981, is a singer-songwriter, guitarist, producer and film music composer, he has published “DiVento” (Blend’r/Venus - 2008), “Il rumore della luce”(Metatron/Audioglobe - 2011) - produced by Piers Faccini - , “Prenditi quello che meriti” (Inri/Belive - 2014), “Sunglasses under all stars” Arm on stage (Edel - 2010), “L’importante è ca staje buono” Tarall&Wine (Octopus records/Fullheads - 2013).
Original composed music as well as some of his songs have been used as soundtracks for movies and documentaries like “Standing Army” (2009), "Container 158" (2013), "Italiani all'estero" di Ugo Capolupo and “L'arte delle felicità” (2013) which has been awarded with the price for Best Debut at 21 London Raindance Festival.
As producer he realized "Giovani Eroi" of Luca Carocci (Fiori Rari- 2014), “Dimane torna o’sole”(Fullheads - 2013) of Foja and “matmata” of Matmata (2015).
His influences are wide, going from the english folk of Nick Drake and John Martin to the Blues, to the neapolitan music and the african rhythms of Mali. He opened for Kaki King, Piers Faccini, Afterhours, Marta sui Tubi, Cristina Dona'. 
"…Gnut is close to the acoustic sound of the early Ben Harper, to the ambience "noir" of some indie music like the Elbow, but also to the more tortured Scott Matthews and the legendary Beatles". (Stefano Solventi, review of 'Il rumore della Luce" first seen on SentireAscolatare)




Nato a Napoli col nome di Claudio Domestico, dal 2003 è voce, chitarra e autore del progetto GNUT, con cui, dopo una serie di riconoscimenti nei maggiori festival indie italiani (Mei Fest 2003, Arezzo Wave 2004), nel febbraio 2008 pubblica il cd "DiVento" (Blend’r/Venus).
Ottimi consensi da parte di critica e pubblico accolgono l'uscita del primo lavoro, accompagnato dal video del singolo "Esistere" che raggiunge in pochissime settimane 50.000 visite su Youtube, oltre a svariati passaggi televisivi sul canale AllMusic (che dedica al disco anche uno speciale in prima serata).
Nel 2009 partecipa come chitarrista alla colonna sonora composta da Stefano Piro per il documentario sulle basi NATO nel mondo dal titolo "Standing Army", regia di Enrico Parenti.
Nel frattempo, Claudio realizza un secondo video, questa volta completamente "home made" riprendendosi da solo con una fotocamera digitale, nell'arco di 8 ore di una giornata qualunque trascorsa in casa. Il pezzo si chiama "Solo con me" ed è il secondo singolo estratto da "DiVento". Il montaggio è realizzato con l'aiuto del regista Giacomo Banchini, e questa prima collaborazione porta Gnut a comporre la colonna sonora di un documentario che Banchini gira durante l'estate 2009 in Malawi.
Nel 2010 collabora al nuovo disco solista di Stefano Piro “Forme di vita del genere umano a colori” e all'ultimo Ep di Awa Ly dal titolo “Parole Prestate”.
Intanto l'eco dei consensi ottenuti da "DiVento" arriva fino in Francia dove Piers Faccini si propone di curare la produzione artistica del secondo disco di Gnut.
“Il rumore della luce” (Metatron) esce a novembre 2011 e si avvale delle collaborazioni illustri di Mauro Pagani, Rodrigo D'Erasmo (Afterhours), Marco Sica (Guappecartò) e la EdoDea ensamble (Capossela e Muse) al violino.
Al disco, registrato in Francia da Guido Andreani per la produzione artistica di Piers Faccini, collaborano anche, come per "DiVento", Piero Battiniello al basso e cori e Carlo Maria Graziano alla batteria. L’uscita del secondo album è stata preceduta dal singolo "Controvento", programmatissimo dalle radio indipendenti e non (tra i dischi novità di radio Kiss Kiss Italia).
A fine 2012, partecipa alle selezioni per Sanremo Giovani e viene ammesso dalla Commissione esaminatrice al rush finale, insieme ad altri cantautori della scena indipendente, e arriva a un soffio dal classificarsi tra i sei artisti ammessi ad esibirsi al Festival.
A inizio 2013 si lancia nel side-project Tarall&Wine con l'amico musicista Dario Sansone. L'idea è quella di riproporre un folk partenopeo e ottiene un successo immediato: il videoclip amatoriale girato con la collaborazione di amici e parenti all'estero ottiene un boom di visualizzazioni e porta l'inedito duo ospite di Uno Mattina su Rai Uno. 
Il sodalizio con Dario Sansone funziona al punto che i Foja, la band di quest'ultimo, chiedono a Gnut di curare la produzione artistica del loro nuovo album.

Intanto, il percorso del nuovo disco "Il Rumore della Luce" continua e, oltre a collezionare recensioni positive e amore crescente dal pubblico, a Gnut viene richiesto il brano "Controvento" per la colonna sonora del film di animazione presentato al Festival del Cinema di Venezia "L'Arte della Felicità". E' un riconoscimento importante per Gnut, che vede il proprio brano - e il testo originale - come tema portante della scena principale del film, attualmente in distribuzione in tutto il mondo. 

Dall'estate 2013 Gnut è al lavoro sul suo nuovo album dal titolo provvisorio "Quello che meriti". Lo spirito ramingo che caratterizza i primi lavori di Claudio, è presente anche qui, sin dalla fase compositiva: Gnut ha deciso di girare in lungo e in largo presso gli studi di registrazione di tutti gli amici musicisti che gli hanno chiesto di collaborare con lui, in modo da ottenere il mix perfetto delle diverse anime - e dei diversi suoni - che intende dare a questo nuovo lavoro, impreziosito da collaborazioni e featuring importanti come quella con Mattia Boschi e Giovanni Gulino dei Marta Sui Tubi, Ottavo Richter ai fiati e Roberto "Bobo" Angelini.

L'uscita del nuovo disco di Gnut è prevista per il 22 aprile 2014, su etichetta INRI.




Dicono di GNUT:

"Il disco di Gnut non sembra un nostro contemporaneo. Sembra rifarsi a cose molto più in là nel tempo. Quelle versioni unplugged che, anni fa, i grandi complessi rock regalavano ai loro fan"  (Sandro Giorello, recensione del primo ep su RockIt)

"il sound di un'Inghilterra napoletana. Un album coerente, zeppo di sensazioni e sentimenti, a tratti minimalista, che comincia con semplici (ma efficaci) arpeggi di chitarra e finisce con un frinire di cicale" (Marco Perillo, recensione de "Il Rumore della Luce" sul Corriere del Mezzogiorno)

"Il disco perfetto è quello di Claudio Domestico, aka Gnut, che supera i clichè di ogni genere e si mostra per quello che è: un vero cantautore" (Enrico Amendola, recensione de "Il Rumore della Luce" su Indie For Bunnies)

"..guarda alla fragranza acustica del primo Ben Harper, a certa indie con tendenze atmosferiche noir tipo gli Elbow, allo Scott Matthews più afflitto, per non dire dei "soliti" vibrioni Beatles. Inevitabili poi le tracce di illustri compatrioti, ovvero un pizzico del Fossati piu' crudo, qualcosa del lirismo sparso – da chansonnier con lo sguardo a perdifiato sul mediterraneo – di Bruno Lauzi" (Stefano Solventi, recensione de "Il Rumore della Luce" su SentireAscoltare)



WEBSITE


www.gnut.it

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FOLK,ROCK

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