NOYZ NARCOS SINGER

Roma ha sempre avuto un ruolo primario nel rap italico; basti pensare ai Colle Der Fomento o ai Cor Veleno che, nella loro diversità, hanno firmato pagine importanti per questo genere. All’inizio del nuovo millennio inizia a farsi conoscere un giovane ragazzo di Centocelle, Emanuele Frasca, in arte Noyz Narcos. Oggi, un decennio dopo, ricopre un ruolo di primaria importanza all’interno dell’hip hop capitolino e italiano. Ne ha fatta di strada il ragazzo rimasto fulminato sulla via dell’hip hop a quindici anni, dopo aver fatto parte di un gruppo metalcore (passione che non abbandonerà mai, come si può evincere dai suoi album solisti), ma la sua carriera non è stata priva di imprevisti. E’ il 2003, quando Noyz fa la sua prima apparizione ufficiale in Sangue, album targato Truceboys, gruppo che forma insieme ad altri rapper romani il collettivo Truceklan. Grazie a sonorità cupe, argomenti crudi come la violenza e disagio giovanile, l’album esplode come una bomba inaspettata e porta al gruppo una discreta fama. Noyz Narcos esprime sofferenza e odio grazie a innumerevoli metafore e si dimostra il più talentuoso dei vari rapper che si alternano al microfono e lo dimostra in Malasorte, unica canzone da cui viene tratto un video. Passano tre anni ed è già tempo per il primo album solista: ecco uscire Non Dormire, pubblicato sotto Vibrarecords. La passione giovanile per il metal e la musica hard rock si fa sentire: non sono rari i riferimenti al suo primo amore musicale, come possiamo vedere in Bio Hazard, dove il ritornello viene cantato in growl (modo di cantare tipico del death metal, che consiste nello sforzare all’estremo la voce per farla somigliare ad un urlo). La claustrofobia e il malessere ti accompagnano per l’intera durata del cd, che alterna liriche di violenza gratuita a metafore complesse che lanciano un messaggio di denuncia. L’indiscussa classe di Noyz al microfono e il suo flow spesso, però, non riescono a rendere un buon cd un ottimo prodotto. Altissimo il livello nelle canzoni iniziali, ma più si va avanti con l’ascolto più la noia la fa da padrona. Rimane comunque una prova convincente per un rapper alla prima esperienza solista: testi come Non Dormire e Verano Zombie sono in pochi a poterseli permettere nell’album d’esordio. Il giovane rapper deve confermare le sue doti e, dopo un progetto in collaborazione con il sodale Chicoria, ad inizio 2007 esce il suo secondo album solista, Verano Zombie, sempre sotto Vibrarecords, da molti considerato il suo capolavoro, il disco che l’ha proiettato nella ristretta cerchia dei più grandi. La peculiarità di quest’album è rappresentato dalla brevità delle tracce: è molto raro trovare 40 minuti di musica suddivisi in ben 15 tracce. Noyz si è evoluto, ha dato un netto taglio col passato abbandonando le sonorità heavy metal ed ha anche cambiato flow, rinnovandosi completamente rispetto ai precedenti lavori. Le liriche sono nettamente migliorate, la violenza gratuita ha lasciato spazio ad accuse specifiche per la vita disagiata di tutti i giorni. L’unico legame con il disco precedente si ha in Verano Zombie II, con il featuring dell’amico Metal Carter, singolo che anticipa l’uscita del disco e di cui viene girato anche un video, nel cimitero del Verano (ecco spiegato, per tutti i non abitanti della Capitale, titolo di canzone e album). Parla Chiaro è l’ennesima conferma che Noyz non è un rapper con tanti peli sulla lingua: lo storytelling di tanto degrado, unito ad accuse precise a Stato e tutori dell’ordine (per tutte le persone stanche, tutti i soldi delle banche, le guardie in gabbia e i magistrati anche) fanno di questa la canzone migliore dell’intero album, a pari merito con la stellare collaborazione con Danno, frontman dei Colle Der Fomento in Karashò. Tutti i featuring, dai membri del Truceklan a quelli della Dogo Gang, si rivelano azzeccati e formano un ottimo contorno alle evoluzioni al microfono di Noyz. Il trittico in fila Merda Music, Quelle Notti e Autodistruttivo è pura dinamite, mentre particolarmente significative sono alcune barre contenute in Don’t Fuck With Me: “la gente ti fa a tocchi quando fai, quando crei vogliono tutti farmi il culo manco fossi nazi gay vogliono il truceboys live per parlarne sui blog e un intervista che mi faccia sembrare più hip hop io non lo so che faccio io so che co sta robba mi faccio dal ’94 e ancora sto fatto” Grande dedica alla cultura hip hop delle sue origini, che ancora rivive nell’underground italiano. Un cd perfetto dall’Intro fino a Senza Uscita, dove il costante cambio di flow di Noyz Narcos e i suoi testi pieni di metafore che esprimono frustrazione mantengono l’ascoltatore incollato con le orecchie allo stereo. Questo lavoro non passa indisturbato, ma lancia un messaggio, purtroppo negativo, sulla realtà che ci circonda. Dopo questa perla il rapper capitolino si dedica al lavoro dell’intero Truceklan, Ministero Dell’Inferno, uscito nel 2008 e ai due mixtape con Dj Gengis, The Best Out volume 1 e 2. Il 2010 è l’anno del ritorno alla carriera solista. Dopo vari rinvii, finalmente esce Guilty, interamente prodotto da Dj Sine e pubblicato da Propaganda Records, anticipato dal singolo Mosche Nere. Nonostante l’ottima base, Noyz ha perso mordente e la rima seguente lo dimostra. Grida Santa Maria, madre di Dio Nessuno droppa merda come faccio io Con questo lavoro l’MC di Centocelle ha l’obbligo e il dovere di confermare quanto di buono fatto vedere con i due dischi precedenti. Compito che viene svolto solo parzialmente. L’ennesimo cambio di flow porta solo effetti benefici, ma la rabbia che aveva contraddistinto il passato recente latita. Persino Dj Sine, beatmaker che ha gode una discreta dovuta alla sua bravura, tradisce le aspettative: Mi Casa è un chiaro scimmiottamento di un qualsivoglia beat americano che va tanto di moda ultimamente. Per onor del vero, quando Noyz decide di fare il vero Noyz, i livelli si rivelano sempre altissimi. Sotto Indagine è un diamante grezzo, toccante descrizione dei sentimenti che aleggiano nell’animo del rapper romano nell’ultimo, difficile, periodo. Splendica anche Zoo De Roma, dedicata alla sua città natale, ormai preda del degrado a causa di politicanti corrotti e sindaci incapaci. Le collaborazioni sono più variegate: oltre all’immancabile Truceklan e Dogo Gang, sono presenti anche Nex Cassell e Fabri Fibra, che inneggia un duello squisitamente tecnico con Noyz in Italian Psychos. Stupisce l’assenza di Gel e il murale Fuck Gel che viene mostrato nel video M3 autorizza a pensare a uno screzio avuto tra i due membri dei Truceboys. Quest’album si rivela una mezza delusione per i fan più incalliti del Truceklan, ben consci delle capacità al microfono di Noyz Narcos. Rimane, tuttavia, un lavoro più che sufficiente, un piccolo passo falso all’interno di una carriera di un rapper talentuoso che ha saputo regalare ai fan di questo genere capolavori di rara bellezza, che verranno sicuramente ricordati nel tempo. (fonte: outsidersmusica)


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