SPOTIFY FREE SI E' FATTO DECISAMENTE PIU' INTERESSANTE

GLI UTENTI NON PAGANTI ORA POSSONO USUFRUIRE DI DIVERSE PLAYLIST ON DEMAND E DI UNA MODALITA' CHE TAGLIA SIGNIFICATIVAMENTE IL CONSUMO DEI DATI CELLULARI

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Lo avevamo anticipato, e alla fine è successo: Spotify ha annunciato un aggiornamento piuttosto importante della sua app per smartphone, una serie di modifiche che renderanno più coinvolgente l’esperienza di ascolto di chiunque abbia un account gratuito e stia valutando l’opzione Spotify Premium. La nuova versione dell’app è già in via di distribuzione su tutti gli smartphone Android e iOS e introduce tre novità decisamente interessanti. La più apprezzata sarà sicuramente l’arrivo delle playlist on-demand. Grazie a questa funzionalità gli utenti free potranno ascoltare, in ogni momento e tutte le volte che desiderano, ogni pezzo incluso in una delle 15 playlist in rotazione curate da Spotify. Queste ultime comprendono liste universali e vagamente basate su generi musicali specifici ma anche code di riproduzione personalizzate e basate sui gusti musicali degli utenti: in totale si tratta di 750 tracce (la cui disponibilità cambia nel tempo) alle quali gli utenti non paganti avranno libero accesso senza dover sottostare alla tirannia della modalità shuffle. HOME MOBILE APP Spotify Free si è fatto decisamente più interessante Gli utenti non paganti ora possono usufruire di diverse playlist on demand e di una modalità che taglia significativamente il consumo dei dati cellulari (Foto: Denys Prykhodov-Shutterstock) (Foto: Denys Prykhodov-Shutterstock) Lo avevamo anticipato, e alla fine è successo: Spotify ha annunciato un aggiornamento piuttosto importante della sua app per smartphone, una serie di modifiche che renderanno più coinvolgente l’esperienza di ascolto di chiunque abbia un account gratuito e stia valutando l’opzione Spotify Premium. La nuova versione dell’app è già in via di distribuzione su tutti gli smartphone Android e iOS e introduce tre novità decisamente interessanti. La più apprezzata sarà sicuramente l’arrivo delle playlist on-demand. Grazie a questa funzionalità gli utenti free potranno ascoltare, in ogni momento e tutte le volte che desiderano, ogni pezzo incluso in una delle 15 playlist in rotazione curate da Spotify. Queste ultime comprendono liste universali e vagamente basate su generi musicali specifici ma anche code di riproduzione personalizzate e basate sui gusti musicali degli utenti: in totale si tratta di 750 tracce (la cui disponibilità cambia nel tempo) alle quali gli utenti non paganti avranno libero accesso senza dover sottostare alla tirannia della modalità shuffle. PUBBLICITÀ inRead invented by Teads (Foto: Spotify) (Foto: Spotify) Anche le modalità con le quali Spotify consiglia nuove canzoni è destinata a cambiare: nel creare le proprie playlist personali, i brani proposti da Spotify si baseranno infatti su algoritmi di machine learning, ovvero su inferenze che il software tenterà di fare sulla base dei pezzi già apprezzati. L’idea è che la piattaforma possa inanellare uno dietro l’altro non solo brani di autori simili o uguali a ciò che già si preferisce ascoltare, ma che possa spaziare da un genere a un altro pur rimanendo nelle vicinanze delle sonorità e dei ritmi già apprezzati. L’ultima novità di rilievo farà la gioia di chi è spesso in movimento ma è zavorrato nei collegamenti a Internet da una tariffa dati impietosa: si tratta di una modalità a basso consumo che permette di impostare lo streaming a una qualità audio leggermente più bassa per risparmiare sulla connessione cellulare. L’esperienza di ascolto non è pura come quella garantita dallo streaming regolare, ma il traffico generato si riduce fino al 75%.

FONTE: Wired