NEW YORK: TINY FOOD IL CIBO BONSAI

COSA SPINGE LE PERSONE A SPENDERE NEL CIBO BONSAI?

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La nuova frontiera del relax, della moda, perfino delle nuove tendenze social è il tiny food, ovvero cibo bonsai, in miniatura, riproduzioni perfette degli originali ma dalle dimensioni che non superano i tre centimetri di lunghezza. Il mini cibo in realtà è solo una parte della nuova moda seguita dai cosiddetti “miniacs”, come riportato da Il Sole24Ore , artigiani appassionati dello “small world” che creano oggetti in miniatura e li vendono con discreto profitto sul web per la gioia degli appassionati. Fior di antropologi si sono affrettati a spiegare la nuova tendenza, scomodando piacevoli sensazioni d’infanzia che lo small world farebbe riprovare; discorso a parte per i giapponesi: per loro, l’attrazione verso tutto ciò che è piccolo e grazioso, ovvero “kawaii”, sarebbe una questione di cultura e civiltà e quindi impresso a fuoco nei loro cromosomi. A New York, nel Greenwich Village, sull’onda inarrestabile della nuova moda, Google, proprietaria del marchio Zagat, simbolo delle guide gastronomiche newyorkesi, ha aperto Tiny Cafè, un ristorante temporaneo tutto incentrato sul tiny food. Nel menu si trovano pancake, tempura di gamberi, sushi, tacchino arrosto, spaghetti alla carbonara, pizza formato mignon, hamburger e patate fritte, zuppa di miso e torta di mele. Tutto categoricamente delle dimensioni di un pollice o poco più. Ma non si tratta di un gioco: nonostante le dimensioni, gli ingredienti sono quelli canonici, per quanto polverizzati in dosi microscopiche: gamberi sì, ma di fosso, lunghi cioè solo un paio di centimetri, poi piccole uova di quaglia al posto di quelle di gallina, pinzette che sostituiscono mestoli e spatole, infine, per cuocere il tutto, la fiamma di una candela. Da poco esiste anche Tiny Kitchen, una serie web di 50 episodi interamente dedicata al cibo bonsai: l’ha prodotta la società californiana Tastemade, che produce video di cucina, raccogliendo milioni di visualizzazioni e condivisioni su Facebook, YouTube e Instagram. E in Italia? Per ora da noi le misure mignon sono riservate a frutta e verdura: Longino & Cardenal, società che commercializza cibi rari, propone zucchini lunghi solo 4 centimetri, poi cipolle, porri, carote e ananas tutti in formato ridotto, provenienti da Olanda, Sudafrica e Francia. Parliamo di prezzi? Bene, al Tiny Cafè potete permettervi un intero pasto a base di cibo in miniatura, con l’innegabile vantaggio di avere incamerato solamente una cinquantina di calorie, per una cifra che va dai 4 ai 25 dollari. Dovete però mettere in conto l’eventualità di rifugiarvi nella prima hamburgheria che capita a tiro, per saziarvi con un doppio cheeseburger completo di una secchiata di maionese, ketchup e patatine fritte. Meglio se in dosi extralarge. 

FONTE: dissapore